Tenuto conto dei risultati ottenuti dall’elaborazione dei “customer satisfaction” distribuiti nei diversi presidi turistici della Sicilia, si evince che il forestiero “tipo” sceglie l’isola come destinazione delle sue vacanze sia per l’enorme patrimonio monumentale, storico ed archeologico, sia per le bellezze naturali e, grazie ad una campagna promozionale che si è sviluppata nel corso degli ultimi anni, per partecipare a pellegrinaggi religiosi.
In quest’ottica nascono i seguenti itinerari che possano soddisfare richieste diverse e con l’offerta di servizi adeguati che possano migliorare la reputazione del luogo e servire da promozione “in loco” immediata ed efficace.
I percorsi ipotizzati sono i seguenti:
Lì dove si estendeva il Bosco di Aci, nello scenario dell’attuale Riserva Naturale della Timpa, arrivarono le colate laviche dell’Etna del 394 a. In uno degli anfratti a scorrimento lavico, « A rutta» per gli acesi, troviamo incastonato il Presepe Settecentesco, opera di straordinaria bellezza ed importanza storica ed etnoantropologica, che custodisce un prezioso presepe, unico nel suo genere, con personaggi ad altezza naturale e con il volto e le mani in cera e fusione fra arte e natura e luogo, simbolo delle locali tradizioni culturali.
Con partenza dalla «Rutta», e dall’adiacente Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati, ha inizio un cammino fatto di spiritualità, storia ed arte.
Ogni due di luglio, fin dal XVII secolo, l’edicola votiva è oggetto di pellegrinaggio, sia del clero che del popolo, per venerare la Madonna; fu proprio dopo una preghiera a Maria, in un sabato d’agosto nel 1741, che ha inizio la storia del Presepe Settecentesco.